DISTURBO DI PERSONALITA’

Ognuno di noi ha particolari e caratteristiche modalità di relazionarsi agli altri e agli eventi (tratti di personalità). Per esempio, alcune persone reagiscono a situazioni problematiche cercando aiuto e supporto; altri preferiscono fronteggiare le stessi situazioni difficoltose in totale autonomia. Alcuni individui minimizzano i problemi mentre altri li esagerano.

Le persone in grado di adattarsi efficacemente alle diverse situazioni della vita tendono ad assumere una modalità alternativa quando lo stile abituale risulta inefficace. Al contrario, gli individui con un Disturbo di Personalità sono rigidi e tendono a rispondere in modo inappropriato ai problemi della vita fino al punto che le relazioni con i propri familiari, gli amici e i colleghi di lavoro divengono difficoltosi, insoddisfacenti conflittuali o vengono sistematicamente evitati. Tali modalità disadattive appaiono generalmente in adolescenza o nella prima età adulta e tendono a rimanere stabili nel tempo.

La maggior parte delle persone con un Disturbo di Personalità risulta insoddisfatta e sofferente rispetto alla propria esistenza, inoltre, presenta numerosi problemi interpersonali sul lavoro o nelle situazioni sociali. Sono molto frequenti sintomi depressivi, ansia, abuso di sostanze o disturbi alimentari.

I soggetti con un Disturbo di Personalità sono ignari che il loro pensiero o i propri modelli di comportamento sono inappropriati e disfunzionali. Tendono quindi a non cercare l’aiuto di uno specialista, tuttavia il loro comportamento causa significative difficoltà ad altre persone.

Quando cercano aiuto autonomamente generalmente questo avviene a causa dei problemi quotidiani generati dal loro Disturbo di Personalità, o a causa di sintomi disturbanti quali ad esempio: ansia, depressione o abuso di sostanze; in questi casi, comunque, tendono a ritenere che i loro problemi siano causati dalle altre persone o dalle circostanze della vita sulle quali non ritengono di avere controllo.

  • Cluster A: disturbi di personalità caratterizzati da condotte strane o eccentriche
  • Cluster B: comportamenti drammatici o eccentrici
  • Cluster C: condotte ansiose o inibite

 

La psicoterapia individuale è generalmente la pietra angolare della maggior parte dei trattamenti; in tale contesto infatti il soggetto può comprendere le fonti delle proprie sofferenze (esperienze di apprendimento) e riconoscere i propri comportamenti disadattivi (manipolazione, scarsa empatia, arroganza, diffidenza, evitamento, ecc.). Alcune tipologie di psicoterapia, prima fra tutte quella cognitivo-comportamentale, sono risultate più efficaci di altre nell’aiutare le persone affette da questi disturbi.