DEPRESSIONE

Le persone depresse si sentono spesso tristi, stanche, senza speranza, scoraggiate o “giù di corda”, una condizione che viene a volte definita di “esaurimento nervoso”. Può capitare anche che la persona si senta “spenta”, svuotata dai sentimenti e a volte dagli affetti, che riconosca di aver perso interesse in molte cose che prima apprezzava e che non abbia voglia di uscire e di stare con gli altri.

Alcune persone, soprattutto gli anziani, quando soffrono di depressione, enfatizzano lamentele somatiche algie e dolori.

Ci può essere anche maggiore irritabilità, con rabbia persistente o con scoppi d’ira, o labilità emotiva, caratterizzata da improvvisi e prolungati pianti.

Tra i sintomi più evidenti ci sono la perdita di interesse o di piacere e di desiderio sessuale, delle variazioni delle abitudini alimentari (inappetenza o continua voglia di mangiare) e del sonno (insonnia, frequenti risvegli notturni o continua stanchezza).

Nella depressione ci sono spesso senso di svalutazione e senso di colpa, in cui la persona ingigantisce piccoli errori di cui si sente particolarmente responsabile, oltre al rimproverarsi di essere malati e di non riuscire ad assumersi responsabilità lavorative o interpersonali come conseguenza della depressione.

Tipico è anche l’autosvalutarsi, il non curarsi, oltre ad un progressivo ritiro sociale. Altre volte la persona depressa percepisce difficoltà a pensare, a concentrarsi o a prendere decisioni; in questi casi si può perfino pensare di stare perdendo la memoria. Nella persona depressa i sintomi sono presenti per gran parte della giornata e per un periodo di diversi giorni o settimane: naturalmente ciò porta la persona a sperimentare marcato disagio in tutte le aree di vita.

La gravità della depressione dipende dall’intensità e dalla durata del periodo da quando la persona ha iniziato a sentirsi così.

Rendersi conto che da soli non si riesce a gestire questo momento di disagio e il chiedere aiuto, sono i primi passi necessari per riprendere in mano le redini della propria vita, liberandosi da quel senso di oppressione e di negatività che condizionano il vivere quotidiano, per ritrovare la serenità che sembra un lontano ricordo. Si può in primo luogo chiede un consulto psicologico per comprendere le dimensioni del problema e valutare la strada da intraprendere; spesso il percorso psicologico che dà migliori risultati è una psicoterapia (in cui possono trovare posto anche interventi con tecniche specifiche come l’EMDR, la mindfulness e altre), che può essere più breve e mirata o abbracciare aspetti più ampi della vita della persona.